Lug - Dic - Non Solo Panza

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Domenica 03 Luglio 2011


Partenza da Lugagnano. Si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso. Poco prima del Santuario di Sperongia si svolta a sinistra per Settesorelle. Breve discesa fino al ponte sul Torrente Arda, poi brusca salita che prosegue anche il piccolo paesino e rapidamente porta in quota ad intersecare la SP359R. Si svolta a destra per Bardi e si prosegue la salita, ora regolare, fino al Passo del Pellizzone. Rapida discesa su Bardi, dove si imbocca la SP77 in direzione Ferriere. Si torna a salire fino a raggiungere il Passo di Linguadà, poco dopo l'abitato di Bosini. Un continuo saliscendi porta ad un crocevia dove si prende la SP51 in direzione di Farini, ma giunti in prossimità dell'abitato di Tornara si svolta a destra per iniziare le rampe del Monte Santa Franca. Giunti in cima una discesa tecnica su fondo non buono ci porta rapidamente a Morfasso, dove la SP21 prima in discesa veloce, poi pedalata, ci riporta a Lugagnano.



Lunedì 18 Luglio 2011


L'itinerario che segue è stato ideato per essere effettuato in due giorni: il primo giorno punta ad arrivare in quota a Croce di Marone al rifugio che ci ospita per la notte, e solo al secondo giorno la salita sulla vetta del Monte Guglielmo e la successiva discesa prima sul percorso della GF "RampiGolem" e poi sulla "Antica via Valeriana".
Partenza da Iseo, si sale su asfalto in direzione di Polaveno, si supera il Passo dei Tre Termini, e si arriva all'abitato di Zoadello, dove si svolta a sinistra ancora su asfalto verso Santa Maria del Giogo. Presto si abbandona l'asfalto proseguendo la ripida salita su carrareccia e poi su sentiero. Superata la chiesa ed il rifugio si scende su asfalto per poche centianaia di metri fino ad imboccare una carrareccia sulla destra che indica "Guglelmo". Si sale regolare fino ad abbandonare la strada e passare su sentiero supernado una recinzione privata, poi su single track con tratti su roccetta e bici in spalla, fino a Croce di Pezzolo. Qui si scende un lungo prato che guarda il lago e si prende una carrareccia che porta all'abitato di Pezzolo da dove si prosegue sempre su carrareccia fino al muro di oltre un km con pendenze impossibili da pedalare che termina alla Forcella di Sale. Si prosegue su sentiero nel bosco, con alcuni tratti brevi non pedalabili per sassi o frane, poi di nuovo su carrareccia fino a Croce di Marone. Avuto conferma in rifugio che il meteo per il giorno dopo non ci avrebbe lasciato speranze di portare a termine l'ascesa del Monte Guglielmo, si decide di anticipare i tempi e così si prosegue su carrareccia passando Malga Guglielmo di sotto, poi Malga Guglielmo di Sopra e presto il Rifugio Almici. Da qui una breve grandinata ci accompagna vino alla vetta del Monte Guglielmo, dove si erge il Monumento al Redentore. Si torna a Croce di Marone seguendo a ritroso lo stesso percorso fatto a salire e si aspetta il giorno seguente al rifugio.



Martedì 19 Luglio 2011


Il maltempo previsto ha stravolto i piani del secondo giorno ed in effetti la mattina lascia intendere che come previsto la giornata volgerà al brutto. A questo punto non resta altro che scendere verso il lago ed imboccare l'Antica Strada Valeriana fino ad Iseo. Si parte quindi dal Rifugio Croce di Marone e si scende lungo la ripida asfaltata fino ad incrociare la SP32 che da Marone sale a Zone. Si volta a sinistra e si continua a scendere cercando il bivio per entrare sulla Strada Valeriana. Lo si trova in uno spiazzo antistante le protezioni della funicolare e lo si imbocca. Si tratta di una traccia "agreste" che però dopo poco riporta sulla SP32, tagliando di fatto solo un tornante. Ripresa la provinciale asfaltata scendiamo all'abitato di Marone dove troviamo ancora qualche sporadica indicazione della strada. Scendiamo nel centro del paese e poi, con non poca sorpresa, risaliamo sulla SP32! A questo punto abbandoniamo l'idea di seguire l'Antica Strada Valeriana senza una traccia GPS ben definita e lasciamo l'esplorazione ad un altra volta. Scendiamo fino a prendere la vecchia provinciale lungo il lago e di seguirla fino ad Iseo, rilassandoci godendo degli scorci suggestivi che il lago, ancora illuminato dal sole ci offre.





Lunedì 25 Luglio 2011


Primo episodio della trasferta marchigiana. Partenza da San Benedetto del Tronto per imboccare la SP71 "Ragnola" che subito sala decisa fino a Monteprandone. Da qui si prosegue in un  saliscendi sui crinali prima lungo la SP54, poi lungo la SP1 che sale da Acquaviva Picena fino a raggiungere e superare San Savino ed arrivare così fino a Borgo Miriam. Visto il sopraggiungere di un temporale si inverte la marcia fino a tornare a San Savino dove si svolta a destra sulla SP30 che porta in rapida e divertente discesa a San Benedetto del Tronto.




Mercoledì 27 Luglio 2011


Si ripete il percorso dello scorso Lunedì, interrotto anzitempo causa temporale. Partenza da San Benedetto del Tronto per imboccare la SP71 "Ragnola" che subito sala decisa fino a Monteprandone. Da qui si prosegue in un  saliscendi sui crinali prima lungo la SP54, poi lungo la SP1 che sale da Acquaviva Picena fino a raggiungere e superare San Savino ed arrivare così fino a Borgo Miriam e poi in leggera salita fino ad Offida. Invertita la marcia si torna a Borgo Miriam e superato San Savino si prosegue la salita per Acquaviva Picena. Ora in rapida e divertente discesa si torna a San Benedetto del Tronto.




Venerdì 29 Luglio 2011


Partenza da San Benedetto del Tronto per imboccare la SP71 "Ragnola" che subito sala decisa fino a Monteprandone. Da qui si prosegue in un  saliscendi sui crinali prima lungo la SP54, poi lungo la SP1 che sale da Acquaviva Picena fino a raggiungere San Savino. Svolta a destra in direzione Ripatransone e si continua a salire fino a superare il piccolo abitato, poi divertente discesa fino al ponte sul Torrente  Tesino ed al successivo innesto con la SP92 proveniente da Grottamare. Si imbocca la provinciale verso sinistra e si prosegue per 500mt fino ad incontrare sulla destra una stradina interpoderale "contrada Pezzalunga - Colle del Diavolo". Subito in dura salita per poco meno di tre km immersi tra frutteti e vigneti, fino ad immettersi sulla SP23 ed in breve raggiungere Ripatransone. Si segue la provinciale attraversando l'abitato ed appena usciti si volta a destra in direzione Acquaviva Picena. Inizia una bella discesa con qualche tornante che in breve ci riporta sulla SP92. Si volta a destra e poi subito a sinistra e si riprende la strada fatta all'andata, risalendo fino a San Savino, dove si svolta a sinistra sulla SP1 e la si segue fino ad Acquaviva. Ancora nell'abitato inizia la discesa su San Benedetto del Tronto, che si raggiunge in pochissimo tempo.




Lunedì 01 Agosto 2011


Esplorazione del litorale abruzzese con partenza da San Benedetto del Tronto in direzione sud. Ci si scontra presto con l'impossibilità di superare il fiume Tronto e la zona protetta denominata Sentina. I ciclisti sono costretti a districarsi tra la trafficata SS16 ed i pericolosi svincoli al bordo dell'autostrada: il tutto ha veramente dell'incredibile!
Superato il Tronto ed entrati in terra abruzzese, si abbandona subito la Sp2 svoltando nell'abitato di Martinsicuro e puntando verso il lungomare. Lo si segue passando Villa Rosa ed arrivando ad Alba Adriatica, dove si inverte la rotta seguendo a ritroso il percorso fin qui fatto.




Mercoledì 03 Agosto 2011


Si ripete il giro dello scorso 29 Luglio.




Sabato 20 Agosto 2011


L'escursione organizzata dal gruppo Rinco Boys prevede un itinerario completamente su asfalto nel comprensorio sacro del Monte Grappa, teatro di sanguinosi scontri durante il primo conflitto mondiale. La partenza è da Pove del Grappa in direzione Romano D'Ezzelino da dove si imbocca la SP 148, denominata Strada Provinciale Cadorna in onore al Generale, che porta in vetta alla cima monumento. 14 tornanti portano in circa 26 Km al Rifugio Bassano, ai piedi dell'imponente Sacrario costruito per dare riposo agli oltre 23.000 caduti dei due eserciti, di cui più di 20.000 giacciono qui senza un nome. La toccante visita al Sacrario viene effettuata a piedi una volta parcheggiate le bici in strada. Si riparte in sella verso Semonzo lungo la Via Generale Giardino, affrontando una discesa tecnica lungo una stradina stretta e ricca di tornanti, ben 28. Giunti a Semonzo, in breve si torna a Romano D'Ezzelino ed al parcheggio di Pove del Grappa.



Domenica 28 Agosto 2011


Si parte da Lugagnano e si prosegue in salita lungo la SP4 fino a Vernasca.  Superato il piccolo abitato, dopo circa 2,5Km deviare a sinistra ad un tornante con indicazione SP56 Borla e proseguire la discesa fino a Pianazzo. Qui si svolta a destra sulla SP109, tornando praticamente a salire fino a Pellegrino Parmense. Imboccata la Sp30 si prosegue ancora un poco a salire, ma poi si inizia una bella discesa fino a Varano De' Melegari. Si prende la Sp28 che riprende a salire leggermente e costeggiando il Torrente Ceno ora su una sponda, ora sull'altra, ci porta a Varsi. Superato l'abitato si inizia a scendere fino al ponte che per l'ultima volta ci fa attraversare il torrente. Ora la strada comincia a salire più decisa fino a giungere a Bardi. Prendiamo la SP359R e proseguiamo a salire in maniera decisa fino a scollinare sul Passo del Pellizzone, dove si riprende la discesa sulla Sp4 ed una volta superato Bore e Vernasca si ritorna a Lugagnano.



Sabato 03 Settembre 2011


L'escursione organizzata dal gruppo Apuane Extreme prevede la partenza da Pian delle Fugazze e l'ascesa al Rifugio Papa dalla "Strada degli Eroi". Si prosegue poi dalle Porte del Pasubio sul CAI 120 superando l'Arco Romano ed arrivando fino ai resti del Comando Italiano. Da qui si inverte la direzione e si inizia la discesa lungo la "Strada degli Scarubbi" fino a giungere a Bocchetta di Campiglia. Il percorso disegnato da Apuane Extreme prevede ora di risalire rigorosamente in trekking con bici al seguito la "Strada delle 52 gallerie" per poi tornare a Pian delle Fugazze scendendo in sella dalla "Strada degli Eroi".
Noi invece proseguiamo la discesa su asfalto fino a Passo Xomo e Ponte Verde, dove si torna a salire per far ritorno a Pian delle Fugazze. Da qui ancora una breve salita per arrivare al Sacello Ossario del Pasubio, altra zona Sacra visitabile esclusivamente a piedi. Al termine veloce rientro a Pian delle Fugazze. (Parte degli scatti che seguono sono di proprietà Apuane Extreme)




Venerdì 16 Settembre 2011


Partenza da Capo di Ponte e seguendo la vecchia Strada del Tonale e della Mendola in direzione di Brescia si arriva in leggera discesa fino a Malegno. Qui si svolta a destra imboccando la SP5 iniziando la salita verso Borno. Superato l'abitato dall'evidente vocazione turistica, si prosegue ancora in salita fino a raggiungere Passo Croce di Salven, da dove inizia la discesa. Superato lo spartiacque tra Val Camonica e Val di Scalve la discesa continua in terra bergamasca fino a terminare a Dezzo di Scalve. Ora seguendo la SS294 si sale fino a Schilpario, rinomata località turistica che domina la valle, e si prosegue in direzione del Passo del Vivione ancora in salita regolare per oltre due chilometri. Passati i resti di una vecchia miniera di ferro ormai abbandonata, la strada si restringe e la salita diventa severa con diversi tornanti che fanno rapidamente guadagnare quota. Raggiunto il passo inizia una lunga discesa molto tecnica verso Forno Alione e da qui ci si riporta sulla vecchia Strada del Tonale e della Meldola in direzione di Brescia, raggiungendo Capo di Ponte in pochi chilometri.



Sabato 24 Settembre 2011


L'escursione organizzata dal gruppo Biker di Brescia prende il via da Mocasina con direzione Lago di Garda. Si attraversano Polpenazze e Cunettone per poi scendere in picchiata su Salò fino ad arrivare al suo lussuoso lungolago. Attraversata la fiorente località turistica ci si immette sulla Gardesana Occidentale e si prosegue costeggiando il lago, superando Gardone Riviera e Toscolano Maderno, fino a Gargnano. Qui si svolta a sinistra imboccando la Sp9 in direzione della Valvestino. Si inizia subito a salire con diversi tornanti che formano una balconata panoramica sul Lago di Garda, ma presto si entra nella stretta valle e la visuale cambia con l'apparire dell'imponente diga e del suggestivo Lago di Valvestino. La strada prosegue sempre in salita costeggiando il lago e poi il Torrente Toscolano fino all'abitato di Capovalle. Si arriva al Passo di San Rocco e si inizia la discesa verso il Lago d'Idro sulla Sp58 fino al primo tornante dove si devia a sinistra, imboccando una stradina che riprende a salire in modo aspro verso la Madonna di Rio Secco, un piccolo Santuario che domina la valle. La salita prosegue ancora per un breve tratto fino al Passo del Cavallino della Fobbia; al quadrivio del passo si prosegue dritti, imbocando una discesa tecnica su fondo reso particolarmente insidioso da pietrisco e buche, fino al piccolo abitato di Eno. Ora la strada si fa bella, si supera Vegagna ed in breve si giunge a Vobarno e Collio. Qui prendiamo la ciclabile della Val Sabbia, in parte sul tracciato della ex ferrovia Rezzato-Vobarno, e seguendo il fiume Chiese proseguiamo superando Villanova sul Clisi e Gavardo. Abbandoniamo la cilcabile all'altezza di Ponte Naviglio, si risale a Cavalgese della Riviera ed in breve si fa ritorno a Mocasina.



Domenica 02 Ottobre 2011


In una giornata caratterizzata da un clima estivo non si può non sfruttare le terre che proprio nei mesi più caldi dell'anno diventano off-limits nei fine settimana vacanzieri. Partenza da Perino, nel cuore della Val Trebbia, per una variante di un percorso già effettuato nel 2007. Si lascia Perino in leggera salita lungo la SS45 in direzione di Genova, abbandonando la statale dopo oltre 5 km, svoltando a destra in direzione di Mezzano Scotti. La salita si fa più decisa e lungo stradine asfaltate all'ultimo minuto, si prosegue verso Lagobisione. Giunti in prossimità dell'abitato si abbandona la strada asfaltata per una carrareccia sulla sinistra che continua la salita fino all'abitato di Pianelli. Ora si torna su asfalto e ancora si sale sino ad intersecare la SP34 e la si segue in falsopiano per quasi 3Km, poi si devia a destra, imboccando il CAI 101 in direzione del Passo di Caldarola. Ancora un tratto in salita decisa, poi inizia la discesa, a volte su terreno sconnesso dai motocross. Al passo si attraversa la SP65 e si imbocca la SP63 proseguendo con una magnifica veduta su Pietra Parcellara. Dopo poco più di 2Km si devia a destra su carrareccia non asfaltata, superando l'abitato di Brodo. Si  continua a scendere per quasi 2Km, poi si devia a sinistra, prima lungo una carrareccia, poi un sentiero a tratti prietroso e molto sconnesso, che non fa altro che tagliare un pezzo di  carrareccia e riportarci di fronte a Perino, dall'altra sponda del Fiume Trebbia. Ora si attraversa un piccolo parco che conduce ad un ponticello ciclo-pedonale che, superato il fiume, arriva direttamente al parcheggio.



Martedì 11 Ottobre 2011


In una splendida giornata estiva si parte dal centro di Salsomaggiore Terme, ricco paese turistico sulle colline parmensi, seguendo la SP359R in direzione di Pellegrino Parmense fino quasi ad uscire dall'abitato. Svoltati a sinistra subito ci si trova a salire per le pendici di una collina, brevemente su asfalto poi su sterrato,  lungo una carrareccia che corre tra cascine ed abitazioni. Si passa ai piedi del Monte Garmino e si raggiunge l'abitato di Sivizzano dove si prosegue su saliscendi sterrati in un susseguirsi di panorami suggestivi. Si arriva ad imboccare la Strada Della Boffalora svoltando a sinistra e a breve la si lascia svoltando a destra si entra in un divertente sterrato che finisce sulla Via Fornacchia, che ci conduce per l'appunto in questo piccolo abitato. Il mangia e bevi continua sempre su sterrato lungo il crinale che unisce il monte Ghinardo ed il Monte Manulo, dove l'inizio delle discesa ci porta al Santuario Madre delle Grazie. La discesa continua su divertente sterrato, interrotta da qualche strappetto violento, fino a condurci sulla SP71, che imbocchiamo svoltando a sinistra, ma che subito abbandoniamo puntanto per Contrada Bertolotta sempre svoltando a sinistra. Ora il percorso si fa un nervoso saliscendi per tagliare quasi perpendicolarmente i crinali e le valli che ci separano dalla destinazione. Qualche porzione di asfalto fa da congiunzione per divertenti discese e dure risalite, ora su sterrato ora letteralmente in mezzo ai prati. Si superano gli abitati di Langone e di Bargone Montauro, fino a scendere di fianco alla linea ferroviaria Fidenza - Salsomaggiore. Scavalcata la ferrovia su uno stretto ponticello e svoltato a sinistra, ci si immette nella pista ciclabile che in breve ci riporta a Salsomaggiore.



Domenica 16 Ottobre 2011


Partiti da Lugagnano si prende la SP47 cominciando la salita in direzione del Parco Provinciale del Monte Moria. Si supera l'abitato di Vicanino e si raggiunge Rustigazzo dove si svolta a destra sulla SP14 ed inizia una breve discesa. Tornati a salire e superato l'abitato di Mandola si interseca la SP10bis e si svolta a sinistra. Si supera l'abitato di Groppovisdomo e si continua a salire fino ad un bivio dove si prende a destra la Sp67. Qui inizia una discesa su fondo abbastanza sconnesso che ci porta fino all'abitato di Bettola, dove siamo costretti allo stop a causa di un grave problema meccanico.




Martedì 18 Ottobre 2011


Si parte da Marzolara sulle sponde del Torrente Baganza in direzione di Casa Nuova, dove inizia la carrareccia che conduce sino in cima al Monte Fornicara. Si resta in cresta e si sale fino alle pendici del Monte Sporno, da dove inizia la discesa verso Fragnolo. Lasciato l'abitato si ricominicia a salire su carrareccia verso il Passo di Fragno. Una volta raggiunto il passo, una lunga discesa che costeggia il Rio Moneglia porta fino a Calestano. Si imbocca la Sp15 ed in leggera discesa si costeggia il Torrente Baganza fino a tornare a Marzolara.



Domenica 23 Ottobre 2011


Si torna sulle strade percorse il 16 Ottobre scorso. Partiti da Lugagnano si prende la SP47 cominciando la salita in direzione del Parco Provinciale del Monte Moria. Si supera l'abitato di Vicanino e si raggiunge Rustigazzo dove si svolta a destra sulla SP14 ed inizia una breve discesa. Tornati a salire e superato l'abitato di Mandola si interseca la SP10bis e si svolta a sinistra. Si supera l'abitato di Groppovisdomo e si continua a salire fino ad un bivio dove si prende a destra la Sp67. Qui inizia una discesa su fondo abbastanza sconnesso che ci porta fino all'abitato di Bettola. Giunti nel centro del paese si svolta a sinistra imboccando la SP15 in direzione di Morfasso. Subito si cominica a salire, anche con qualche breve tratto impegnativo. Superato l'abitato di Badoni in breve si giunge a Prato Barbieri, spartiacque tra Val d'Arda, Val Chero e Val Nure. Ora si prosegue in discesa verso la vicina Guselli e poi Morfasso. In centro al paese si devia a sinistra sulla SP71. Con un continuo saliscendi si superano gli abitati di Variano, Costa ed Olza, fino a I Rabbini e Favale. Una breve salitella e poi l'innesto con la SP47 portano alla discesa su Lugagnano.



Lunedì 31 Ottobre 2011


Si parte da Calmasino, ad un paio di km da Lazise, splendido paesino sulle sponde veronesi del Lago di Garda. Si prosegue in salita pedalabile tra strade secondarie, carrareccie, ciclabili e qualche attraversamento di vitigni, attraversando i borghi di Cavaion Veronese ed Affi. Saliti un pò di quota sulle pendici del Monte Moscal, si entra in un bel single track in mezzo ai boschi che rapidamente ci riporta porta giù, dandoci un buon anticipo di divertimento. Tornati a salire ora su asfalto ora su carrareccie, si superano gli abitati di Costermano, Campagnola e Castion Veronese. La salita continua mai troppo impegnativa tra i boschi del Monte Canforal. Giunti sotto la sua vetta, che sovrasta Torri del Benaco, tra le aperture del bosco si iniziano a vedere splendidi scorci sul lago. Inizia la discesa tra single track e carrareccie, sempre molto godibile e divertente. Giunti in prossimità dell'abitato di Torri del Benaco, si torna a salire in modo deciso tra asfalto e carrareccie, sfiorando Albisano.  La discesa ricomincia prima di raggiungere Marciaga e da qui prosegue tra asfalto, ciclabili e carrareccie, seguendo con poche divagazioni il percorso fatto all'andata: Campagnola, Costermano, Albarè, Affi, Cavaion Veronese ed infine il ritorno a Calmasino.




Sabato 12 Novembre 2011


Escursione a cura del Gruppo MTB CAI sezione di Lucca insieme ad Apuane Extreme (gli scatti che seguono sono di loro proprietà). Partenza da Tereglio, piccolo borgo nella media valle del Serchio. Si lascia l'abitato scendendo su asfalto sino ad incrociare la SP56 e la si imbocca in salita in direzione del Passo al Giovo. Dopo circa sei chilometri si raggiunge una località denominata "Fontanone", proprio per la presenza di un grosso serbatoio d'acqua ed annessa fontana. Si prosegue sempre lungo la provinciale e si superano quattro tornanti fino ad incontrare una sterrata sulla sinistra che porta alla "Macchia dei Pozzi". Ora la salita prosegue un pò più dura su sterrato, in uno splendido bosco dai colori tardo autunnali, fino a raggiungere Foce a Fobi, dove poco più avanti si imbocca il sentiero CAI 38. Il single track presenta un saliscendi mediamente tecnico, con alcuni tratti in trekking e ci conduce sino a Pretina dove si imbocca una carrareccia a scendere e segnata CAI 18. Giunti in localita "Crocialetto" causa impedimento nell'attraversare una proprietà, si prosegue su asfalto in direzione di Coreglia Antelminelli, ma prima di giungervi, presso località "Scopaio", si svolta a destra verso la località "Ferriere". La leggera salita prosegue per quasi tre chilometri, poi si lascia l'asfaltata per imboccare un sentiero che con un single track moderatamente tecnico ci porta appena sotto l'abitato di Coreglia Antelminelli. Si attraversa lo splendido borgo, poi attraverso una breve sterrata si scende ad imboccare la SP 38 che, con una salita discontinua, ci porta a Gromignana, Lucignana e infine risale a Tereglio.




Domenica 20 Novembre 2011


Obiettivo: fuga dalla nebbia della Val Padana. Si parte da Castell'Arquato, lottando all'ultimo metro per un raggio di sole. Si lascia la SP 4 svoltando a sinistra ancora prima di superare il ponte sull'Arda, in direzione di Bacedasco. Si sale così fino a raggiungere Bacedasco Alto, fino a svoltare a destra e scendere verso la SP 12 che imbocchiamo svoltando a destra in direzione di Vernasca. Dopo alcune centinaia di metri si svolta a sinistra sulla Sp 56 in direzione di Borla, torando a salire subito dopo il ponte sull'Ongina fino a lambire Vigoleno. Si tiene per Salsomaggiore e superato lo Stirone si prende la Sp 109 che a causa della maratona in corso, dobbiamo mantenere fino ad incrociare la SP359R che imbocchiamo a destra, sempre verso Salsomaggiore. Superato l'abitato turistico, si prosegue salendo fino ad un paio di chilometri dopo all'abitato di Grotta, dove si devia a destra in ripida discesa verso Aione fino ad incrociare la Sp 109 che imbocchiamo verso destra. Costeggiamo lo Stirone fino ad immetterci sulla Sp 56, che teniamo per tutta la risalita verso Vigoleno e per la successiva discesa fino tornare sulla Sp 12, che imbocchiamo verso destra per abbandonare presto svoltando a sinistra per Bacedasco. Risaliti fino in paese, si svolta a sinistra continuando per un pò in falsopiano fino a scendere sulla SP 4 nei pressi di Castell'Arquato e del parcheggio.




Martedì 29 Novembre 2011


L'esplorazione di oggi parte da un parcheggio a un chilometro dall'abitato di Zone e si raggiunge l'abitato pedalando lungo la Sp32. Giunti in paese, si prosegue verso il piccolo cimitero. Poco dopo la strada diventa ciottolata unendosi col sentiero CAI 233 "delle Terre Rosse". La salita si fa importante e non molla fino a raggiungere il Passo Croce di Zone. Si prosegue sul CAI 234 "sentiero dei Grap" riprendendo presto a salire in modo deciso fino ad uscire dal bosco nei pressi di malga Aguina. Qui si taglia per i prati, evitando il CAI 207, ma puntando a vista alla vetta del Monte Agolo, riconoscibile per "le 13 piante" sulla cima. Il panorama da qui spazia quasi a 360°, con solo il Monte Guglielmo a sovrastarci. Bella vista sul Lago d'Iseo e su Monte Campione. Si scende nei pressi di un laghetto dove si imbocca il CAI 230 "sentiero dell'Uccellatore" che dobbiamo seguire fino quasi a Gasso. Si procede in falsopiano fino a Presel, da dove comincia la discesa abbastanza tecnica ed impegnativa. Il sentiero muta in continuazione da carrareccia a single trek, ora sassosi, ora in terra battuta, ora in sottobosco, ed alcuni brevi tratti non sono pedalabili. Una volta giunti in Val di Gasso si incrocia il CAI 226 che sale a Creoce di Marone e si imbocca la carrareccia in discesa fino a fare ritorno al parcheggio.

Giovedì 08 Dicembre 2011

Escursione sul Garda Veronese da effettuarsi con mezzi o equipaggiamento idonei ad affrontare anche tratti di sterrato. Si parte da Calmasino e seguendo il più possibile la viabilità secondaria e le strade interpoderali dove l'asfalto non è certamente nè di qualità nè tantomeno pulito, ma anzi spesso lascia spazio alla terra ed alla ghiaia. Si prende direzione per Bardolino, che si sfiora, e poi si risale verso Cortelline-Castello fino a lambire la parte nord di Garda. Si prosegue verso Marciaga e poi si gira attorno al Monte Canforal, puntando verso Castion Veronese per tornare sul versante vista lago ad Albisano. Dopo una breve discesa si torna a salire verso Marciaga e poi in ripida discesa verso Garda. Si torna a salire in direzione di Costermano, poi discesa su Albaré e pista ciclabile fino ad Affi. Un tratto pianeggiante ci porta a Cavaion Veronese e poi in salita fino a Incaffi. Ora tutta discesa sino al ritorno a Calamasino.


Martedì 13 Dicembre 2011


Si parte da Passo Presolana e si imbocca il sentiero che conduce al Salto degli Sposi, ma appena prima di raggiungere il celebre dirupo, nei pressi del Giogo della Presolana, si devia seguendo la carrareccia che punta a salire verso gli impianti del Colle di Vareno, ben visibili verso destra. La carrareccia prosegue in leggera salita fino a giungere a Vareno, serie di residence turistici ai piedi delle piste da sci. Ora si imbocca l'asfaltata che sale ad un secondo centro turistico nei pressi di Malga  Alta di Pora e prosegue sino a terminare in un parcheggio vicino ad altri impianti sciistici. Una breve risalita lungo una pista da sci fino a prendere una nuova carrareccia che con un saliscendi sull'altopiano conduce fino al Rifugio Magnolini. Ora, lasciate le bici al rifugio, si prosegue in trekking fino in vetta del Monte Alto, dove il panorama a 360° è mozzafiato. Il ritorno, viste le condizioni del fondo (20cm di neve e abbondante ghiaccio) viene prudenzialmente effettuato seguendo lo stesso percorso dell'andata.

Domenica 18 Dicembre 2011


Escursione organizzata dal gruppo Monte Fasce Bike Group che propone l'ascesa al Monte Ratti fino al forte che sovrasta la città di Genova per il brindisi e gli scambi di auguri per le prossime festività. La salita si effettua dal versante di San Fruttuoso, passando dal Santuario di Nostra Signora del Monte e sfiorando Forte Richelieu, mentre la discesa è dal versante di Sant'Eusebio, sfiorando Forte Quezzi.


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