Escursione atipica organizzata dal gruppo Rinco Boys. La partenza è da Borgo Valsugana e si segue il percorso della ciclabile del Brenta che, scorrendo tra continui saliscendi lungo le sponde del fiume omonimo, porta fino a Bassano del Grappa. Le belle vedute sul fiume e sulla vallata unite all'irregolarità della ciclabile rendono il tragitto divertente e, visto che alla fine il dislivello è negativo, si può pedalare sempre di buona lena non curandosi troppo della lunghezza complessiva da percorrere. Dopo il ristoro ed il rientro in treno a Borgo Valsugana, si è celebrato il V anniversario del gemellagio tra i due gruppi, rievocoando lo storico scambio dei gagliardetti. | ||||
Si parte da Sesto Cremonese e proseguendo su viabilità ordinaria si transita da Luignano ed Annico proseguendo poi con un bel collage di percorsi ciclabili, fino a Soresina e alle Tombe Morte di Genivolta. Da qui si costeggia la riva del Canale Vacchelli, canale che preleva le acque dal fiume Adda in territorio lodigiano e le porta lungo tutta la campagna cremonese. L'arrivo è posto nella cittadina di Crema. Per il ritorno si prosegue a ritroso sullo stesso percorso fatto all'andata. | ||||
Finalmente profumo di Primavera e sole caldo, anche troppo. Partenza da Lugagnano; si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso salendo fino alla diga di Mignano, poi in leggera discesa fino al ponte sull'Arda. Appena superato il torrente si gira a destra iniziando una brusca salita verso Gazzola e proseguendo Rabbini. In leggera discesa si prosegue per Favale, poi in leggera salita fino all'incrocio con la SP23 che in veloce discesa e con diversi tornanti iniziali ci riporta a Lugagnano. | ||||
Il Monte Fasce Day è la festa dell'omonimo gruppo genovese, ed anche questa seconda edizione non potrebbe svolgersi senza dare agli ospiti la possibilità di divertirsi sui sinuosi percorsi dei monti sopra la loro cittadina. La partenza è da Sant'Eusebio, quartiere periferico e già in quota della città. Seguendo Via ai Piani di Sant'Eusebio (che di piano hanno solo il nome e la velocità di ascesa!), si giunge alla Cappelletta dei Cacciatori. Si lascia la via e si svolta verso la Cava Italcementi salendo una impegnativa pietraia e proseguendo poi su sentiero si sale fino al Forte Richelieu da dove si può godere di una bella visuale sul mare aperto e sul golfo di Genova. Costeggiando il forte, il sentiero scende nuovamente verso la cava e superatola si prosegue fino ad un bivio dove, lasciato il percorso dell'andata, si inizia la salita verso Forte Ratti. Prima di arrivare al forte però si devia, imboccando un divertente e tecnico single track denominato "la discesa del Gigante". Terminata la discesa si è tornati sulla via già percorsa al termine della pietraia e si torna al bivio dove si ripete la salita al Forte Ratti, questa volta fino a raggiungerlo. Breve giro dentro a questa imponente struttura che domina Genova, poi discesa tecnica al primo ed al secondo pilone, a seguire la variante alta del Bosco delle Streghe e rientro a Sant'Eusebio. (Parte degli scatti che seguono sono di proprietà Monte Fasce Bike Club Genova) | ||||
Partenza da Lugagnano; si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso salendo fino alla diga di Mignano, poi in leggera discesa fino al ponte sull'Arda. Appena superato il torrente si gira a destra iniziando una brusca salita verso Gazzola e poi Rabbini. In leggera discesa si prosegue per Favale e dopo circa 2.5 Km, occhio al bivio sulla sinistra a mò di tornante con indicazione per Casale: lo si imbocca e rapidamente si risale fino ad incrociare la SP63 e la si prende verso sinistra proseguendo così la salita verso il Parco del Monte Moria. Dopo meno di 1.5 Km si devia sulla destra in direzione Rustigazzo e si prosegue scendendo fino a sfiorare il paese, proseguendo dritti per Vicanino, ed ancora in piacevole discesa fino a reimmettersi sulla SP63 e terminare la discesa nuovamente a Lugagnano. | ||||
Libera interpretazione del tracciato permanente della GF Gimondi Bike, epurando il tratto meno impegnativo intorno a Provaglio. Si parte da Iseo e si imboccano le rampe della SP48 in direzione di Polaveno. Circa 4 Km dopo aver lasciato il centro abitato si abbandona la provinciale per una carrareccia che dopo un iniziale sali-scendi piomberà con una lunga, divertente e mai troppo tecnica discesa su Provezze. Si riprende l'asfalto scendendo verso Provaglio ed una volta raggiunto si effettua il taglio del percorso, ricominciano subito a salire rapidamente prima su asfalto e poi su ciottolato fino alla Madonna del Corno, santuario in vetta al Pian delle Viti (che di piano non ha proprio nulla!!). Segue una discesa su carrareccia, con qualche tornante ma non tecnica fino a Iseo. | ||||
Partenza da Lugagnano; si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso salendo fino alla diga di Mignano, poi in leggera discesa fino al ponte sull'Arda. Di nuovo in salita, sempre pedalabile, un pò più dura solo sui tornanti prima di raggiungere Morfasso. Si svolta a sinistra sulla SP15 in direzione Rusteghini. Superato l'abitato si prosegue ancora fino ad innestarsi sulla SS359 in direzione di Lugagnano. La discesa si interrompe subito a Pianazzo di Casali, ma dopo un chilometro circa ricomincia, interrompendosi solo prima degli abitati di Bore e Vernasca. Superato quest'ultimo mancano solo una manciata di chilometri per fare ritorno a Lugagnano. | ||||
Partenza da Lugagnano; si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso salendo fino alla diga di Mignano, poi in leggera discesa fino al bivio per Vezzolacca. Una dura salita di poco più di 5 Km ci porta sulla SP4, si svolta a destra in direzione di Bore/Bardi. A Luneto ci si immette sulla Sp359 e dopo l'attraversamento di Bore si prosegue con la scalata del Passo Pellizzone. Superato il passo inizia una veloce discesa sulla Sp359R, con diversi tornanti, che in poco più di 7 Km porta a Bardi. Dopo una breve sosta per ammirare il castello che domina il borgo, si ripercorre a ritroso il percorso fatto all'andata, risalendo il Passo Pellizzone sulla Sp369R, e proseguendo la discesa sulla SP359, attraversando Bore, riprendendo la Sp4 a Luneto, attraversando Vernasca e terminando la discesa nuovamente a Lugagnano. | ||||
Si ripete il percorso di Martedì 18 Maggio 2010. Partenza da Lugagnano e salita verso il Parco Provinciale del Monte Moria. Una sella porta poi al Passo delle Donne, da dove inizia la discesa verso Morfasso. Sempre in discesa si prosegue verso Sperongia, passata la quale si devia a destra per salire a Settesorelle. Giunti sulla SP 359r si prosegue per Bore, poi in veloce discesa su Vernasca e infine ritorno a Lugagnano. | ||||
Variazione del percorso effettuato l'8 MAggio scorso e soprattutto cambio del mezzo. Partenza in MTB da Lugagnano; si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso salendo fino alla diga di Mignano, poi in leggera discesa fino al bivio per Vezzolacca. Una dura salita di poco più di 5 Km ci porta sulla SP4, si svolta a destra in direzione di Bore/Bardi. A Luneto ci si immette sulla Sp359 e dopo l'attraversamento di Bore si prosegue con la scalata del Passo Pellizzone. Superato il passo inizia una veloce discesa sulla Sp359R, con diversi tornanti, che in poco più di 7 Km porta a Bardi. Dopo una breve sosta per ammirare il castello che domina il borgo, si ripercorre a ritroso il percorso fatto all'andata, risalendo il Passo Pellizzone sulla Sp369R, e proseguendo la discesa sulla SS359 per circa 3 Km, poi si devia a sinistra sulla SP15 per Morfasso. SI prosegue in discesa fino a Rusteghini e Case Ruggeri, poi si affronta un Km di salita prima di scendere a Morfasso. Si imbocca la SP21 in dirzione di Lugagnano, ma si interrompe la discesa dopo Sperongia, voltando a destra al bivio per Settesorelle. Ancora una breve discesa fino al ponte sull'Arda poi inizia la dura salita. Dopo sette Km si interseca la SS359 e svoltando a sinistra si prosegue per Bore, poi in discesa si riprende la Sp4 a Luneto, si attraversa Vernasca e si torna a Lugagnano. | ||||
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Partenza da Lugagnano; si imbocca la SP21 in direzione di Morfasso salendo fino alla diga di Mignano, poi in leggera discesa fino al ponte sul torrente Arda. Dopo Bardetti svolta a sinistra al bivio per Cazzarini ed inizia una salita impegnativa fino al bivio con la SP71 che si prende svoltando a sinistra. Giunti a Morfasso si prosegue verso Santa Franca, ma nell'abitato di Rocchetta si devia in direzione Sartori. La dura salita porta presto in quota raggiungendo il Passo dei Guselli. Ora in discesa verso San Michele sulla SP14, che seguiamo anche dopo Carignone deviando a sinistra verso Velleia Romana. Giunti a Tabiano svoltiamo a destra, affrontiamo una breve salita per cambiare vallata, poi ancora a destra all'incrocio con la comunale che riconduce a Lugagnano. | ||||
Il maltempo non solo ci spinge a ripiegare sul giro fatto il 26 Aprile u.s., ma ci "consiglia" alcuni tratti in esplorazione. Così che abbiamo liberamente spaziato tra percorso della Gimondi Bike, percorso della Vignalonga e sentiero 290 "Proai-Golem", trovando spunti molto interessanti da sfruttare in condizioni meteo migliori. | ||||
Escursione organizzata dal gruppo Rinco Boys prevede la partenza da Terres, in Val di Non, nei pressi di un bacino idrico posto appena sopra il paese. Si prende il tracciato permanente della "Dolomiti del Brenta Bike" che in discesa porta sino al ponte sul torrente Tresenica, che ci accompagnerà col suo scrosciare per tutto il giro. Lo si supera e attraverso una strada interpoderale tra i meleti si risale ad incrociare la SP14 che da Tuenno porta al lago di Tovel. La imbocchiamo, prima in leggera discesa, poi in salita pedalabile fino al primo parcheggio, ma da qui si procede con una salita impegnativa fino a raggiungere il lago. Lo si costeggia lungo la costa nord portando le bici a spinta perchè il sentiero è vietato. Si prende poi il SAT 314 in direzione di Malga Pozzoi. Si tratta di una carrareccia tutta a salire con diversi strappi impegnativi, in particolare gli ultimi due che sono veramente duri da pedalare tutti. Raggiunta una conca ai piedi del Brenta si scorge in fondo Malga Pozzoi. Per il ritorno si segue lo stesso percorso tranne sul lago, dove si resta su una carrabile più interna, in modo da non dover spingere ancora le bici, e dopo il parcheggio più a valle, dove si lascia la SP14 per tornare sul percorso della GF e giungere al parcheggio attraverso un lungo tunnel ciclo-pedonale illuminato, che in 2,4 Km di leggera discesa ci ha ricondotto alle auto. (Parte degli scatti che seguono sono di proprietà R.B. Mountain Bike Club Trento) | ||||
L'escursione organizzata dal gruppo Monte Fasce ripropone il percorso del 2008 sul Monte Pasubio ma questa volta affrontato in senso inverso. La partenza è da Pian delle Fugazze, si segue la Sp46 in discesa in direzione Vicenza, ma attenzione a non farsi prendere troppo, perchè dopo poco più di 3 Km bisogna svoltare a sinistra ad un bivio che indica "Strada delle 52 gallerie". In effetti la strada è rigorosamente vietata alle bici, ma il suo inizio è sulla "Strada degli Scarubbi", quella che rimane percorribile, nonostante ogni genere di cartello di divieto. Tornando al bivio, un cartello, invisibile per chi passa sulla statale, indica Passo Xomo, ed è da li dove parte, ancora asfaltata, la "Strada degli Scarubbi". Saliti al passo, compiendo un tornante sinistrorso si passa vicino al rifugio e si prosegue la salita, ancora asfaltata. A Bocchetta di Campiglia si incontra la "Strada delle 52 gallerie", mentre sugli Scarubbi finisce l'asfalto. Diversi tornanti su un fondo di ghiaia smossa a tratti fastidiosa portano rapidamente in quota, fino ad entrare nella gola del Pasubio. Si prosegue ancora un pochino la salita arrivando all'Arco Romano, e poi ai resti del Comando Italiano e delle sue trincee seguendo il CAI 120. Tornati al Rifugio Papa, si imbocca la "Strada degli Eroi", e con una lunga discesa su ghiaia molto fastidiosa si torna a Pian delle Fugazze. | ||||
Esplorazione del CAI 290 "Proai - Golem". Partenza da Iseo sul CAI 243, subito in salita asfaltata per un breve tratto. Dopo qualche tornante si entra su single track del CAI 243, percorso della GF Vignalonga. Saliscendi con qualche pezzo esposto che si supera agilmente a piedi. Poco dopo aver superato il masso erratico "Balòta dela al di Precc", si entra sul CAI 290, prima sempre sul tracciato dell Vignalonga, poi su quello della Gimondi Bike, arrivando ad intersecare la SP48 che sale da Iseo. Si svolta a destra in direzione Polaveno, prseguendo la salita per quasi un chilometro, quando sulla sinistra si trova l'inizio su sentiero del CAI 290. SI percorrono a piedi diversi tratti in forte pendenza o ricchi di grosse pietre fino a giungere in una radura. Il sentiero propone una bella arrampicata di 100mt tra pietroni, ma se si attraversa la proprietà si può aggirare ed arrivare direttamente sulla carrareccia che scende per un pò, ora cementata ora no. Date le pessime condizioni alcuni tratti è meglio affrontarli a piedi. Tornati a salire in breve si giunge all'abitato di Nistisino. Qui un sentiero segnato (poco) dal tricolore, in circa due chilometri da fare quasi interamente a piedi viste le pendenze, porta a Santa Maria del Giogo. Si scende lungo il CAI 310, presto asfaltato, fino a Zoadello, e da qui si segue la SP48 fino a tornare ad Iseo. | ||||