Gen - Giu - Non Solo Panza

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Domenica 06 Gennaio 2013


Un tranquillo giro di test sulle sponde del nostro fiume Po.


Domenica 17 Febbraio 2013


Una bella giornata di sole di metà Febbraio per girare tra le campagne lungo il nostro fiume, ancora parzialmente coperte dalle recenti nevicate.


Domenica 03 Marzo 2013


Una bella giornata primaverile fa da cornice all'ultimo test del percorso per la Festa del Decennale.


Domenica 10 Marzo 2013


Una giornata decisamente brutta non mette di certo voglia di uscire di casa.


Domenica 16 Marzo 2013


La primavera vacilla e sembra aver preso una pausa di riflessione. Non non possiamo prendere pause ma dobbiamo verificare ancora una volta il nostro percorso della Festa del Decennale. Però qualche riflessione l'abbiamo fatta anche noi.


Venerdì 22 Marzo 2013


Ultime verifiche per la Grande Festa di domani.


Sabato 23 Marzo 2013


Il Grande Giorno finalmente è arrivato; che la fortuna arrida ai pazzi!
Fu giusto un anno fa (Domenica 25 Marzo 2012), uscita organizzata dai Rinco Boys sulla ciclabile Peschiera - Mantova, che mi venne la folgorazione alla quale Nik3ter, il Presidente dei trentini, non resistette e pensò bene di unire alla ricorrenza del decimo anniversario di fondazione di entrambi i gruppi.
Tutto si assopì fino a Dicembre 2012, quando la macchina organizzativa si rimise febbrilmente in moto. Seguirono tre mesi concitati dove il livello di stress saliva proporzionalmente al numero di perturbazioni che Giuliacci via via snocciolava per un mese di Marzo il meno soleggiato degli ultimi 10 anni.
Poi il tempo finisce.
Ore 8.15 in Piazza della Libertà a Cremona cominciano ad arrivare con circospezione individui vestiti in modo variopinto ed in sella alle MTB. E' il luogo ideale per dare il via ad una manifestazione ciclistica non autorizzata: siamo difronte al Comando della Polizia Locale! Attorno alle 9 il botto finale: un pullman rosso fiammante con tanto di garage al traino sbarca 48 biker trentini. Ci siamo tutti; sotto un timido sole si parte!!
Non avrei voluto sfidare la sorte ed attraversare il centro urbano ed il suo tradizionale mercato del Sabato sorvegliato da decine di vigili urbani con al seguito 70 ciclisti. L'ho fatto a grande richiesta e, come ho scritto in cima, la sorte ci è stata amica.
Il resto del percorso si è snodato tra la golena del Po e dell'Adda, fondendo i percorsi delle prime due edizioni della Summer Bike, tra tagli, deviazioni per lavori in corso, deviazioni per fango, e non ultimi, i tagli per rispettare la tabella oraria. Si, perchè alla fine dei 55Km che sono diventati 45, c'è lo Chef che ci aspetta al ristorante.
Bis di primi e di dolci tipici recita il menù. Nessuno pare si sia limitato al bis, ma corre voce ci sia stato qualcuno che è arrivato a quota 8 o 9 porzioni di pasta. Complimenti! Al termine del pranzo, una breve cerimonia per i festeggiamenti del Decennale di NSP e RB, con tanto di spegnimento di candeline sulla torta (crostata magnificamente realizzata da Pier e decorata con un grosso 10 circondato da stelle) e consegna delle targhe ricordo per tutti i gruppi che hanno partecipato: Apuane Extreme (LU), Biker di Brescia, Monte Fasce (GE).
Chi non aveva il pullman pronto ad accoglierlo per il ritorno a casa, è stato riaccompagnato pedalando in Piazza della Libertà a Cremona. Il tempo di fare un'altra tappa in Piazza del Duomo, questa volta sgombra dalle bancarelle, che cominciano a cadere le prime goccioline.
E ancora una volta oggi la sorte ci è stata amica!
Come premio, gli sfortunati che si sono pedalati anche il ritorno, una volta in auto hanno potuto effettuare due gradite soste prima di riprendere l'autostrada verso casa: una presso un'enoteca fornita dei nostri classici vini piacentini, ed una presso uno spaccio di salumi e formaggi tipici.
Non c'è che dire: la giusta conclusione di una splendida giornata!

Si ringraziano per le foto pubblicate il nostro Piergigi e poi AEx, MFG e il fotografo ufficiale della giornata: Briz di RB.
Per il bellisimo filmato si ringrazia Bancomat di RB.


Sabato 13 Aprile 2013


Ben arrivata Primavera. ERA ORA!!
Una splendida giornata dove ogni metro passato in verticale corrisponde ad una settimana indietro nel tempo. Così lungo il percorso già fatto lo scorso 24 Novembre 2012, ecco che si passa dalle piante che tendono al verde e dalla splendida fioritura di fondovalle, ai cumuli di neve e alle piante ancora in livrea completamente invernale già a quota 750mt.

Giovedì 25 Aprile 2013


Si parte da Lugagnano Val d'Arda e imboccando la SP4 si sale verso Vernasca e si prosegue entrando in provincia di Parma all'innesto con la SP359R prima di Bore. Si continua a salire fino al Passo del Pellizzone. Ora veloce discesa fino a Bardi. Si prosegue ancora per qualche chilometro poi si devia a destra sulla SP25 ricominciando a salire. Poco dopo aver superato il Monastero della Devota Margherita ci si immette sulla SP8 e di lì a poco, tornati in provincia di Piacenza, inizia la discesa in Val Nure. Si entra sulla SP654 qualche chilometro prima di Farini e la si mantiene fino a Bettola. Appena fuori dall'abitato si devia a destra, in decisa salita sulla SP67. Ci si immette sulla SP10Bis e si continua la salita fino a Groppovisdomo, poi discesa fino al ponte sul torrente Chero. Ora si torna a salire fino a prendere la SP14 nei pressi di Rustigazzo. Ancora una breve discesa e poi l'ultima salita verso Vicanino poi la SP47 incrocia la SP71 che scende dal Parco Provinciale e inizia la discesa su Lugagnano.

Domenica 28 Aprile 2013


Nonostante il meteo incerto si parte per Parona, pochi chilometri fuori Verona e ai piedi delle colline della Valpolicella. Si tratta di un bel giro tra i vigneti e gli uliveti di queste splendide colline, tra le strade interpoderali e degli improvvisi single-track, dal fondo reso pesante a causa delle forti piogge venute fino al giorno prima. Per fortuna almeno la sfida meteo è stata vinta ed un bel sole ci ha accompagnato nei tratti fuori dai boschi.


Sabato 04 Maggio 2013


Giro tra le vallate del Taro e della Baganza, di un verde reso quasi abbagliante dalla bella giornata di sole. Si parte da Fornovo Val di Taro e si prende la SS62 che con una rapida sequenza di tornanti ci porta presto in quota. Stupendi i panorami sulla larga vallata del Torrente Taro. Presto si scollina al Passo di Monte Cassio, ed inizia una breve ma piacevole discesa, prima di ritornare a salire lungo i crinali del Monte Marino, affacciati questa volta sulla valle della Baganza. Nuova breve discesa fino a Berceto, poi una breve risalita porta al Passo della Cisa. Entrati in Toscana, inizia una lunga discesa su strada larga e col fondo curato, mai tecnica e sempre piacevolissima. Giunti in prossimità di Pontremoli, si devia a destra sulla SP89 ritornando subito a salire in modo deciso con diversi tornanti. Su questo versante il fitto bosco che ci accompagna fino quasi in vetta è indietro e non ha quei colori verdi sgargianti che ancora abbiamo negli occhi. Dopo un tratto meno acclive, la salita torna a farsi decisa negli ultimi chilometri prima di raggiungere il Passo del Brattello. Si torna in Emilia e ancora una volta, una bella e lunga discesa su strada larga dal fondo curato, fino a raggiungere Borgo Val di Taro. Ora deviamo a destra sulla SP523R e seguiamo il corso del Taro fino a fare ritorno a Fornovo.

Domenica 12 Maggio 2013


Partendo da Lugagnano in Val d'Arda, attraversiamo ben 3 delle 4 grandi vallate che caratterizzano l'Appennino Piacentino. La prima traversata ci porta ad attraversare il torrente Chero e risalire verso Gropparello. Proseguendo il su e giù tra i dolci crinali di confine con la pianura si arriva a Ronco, che quasi la domina tutta. Altri su e giù questa volta più decisi fino ad arrivare ad attraversare il Nure a Spettine. Una salita più lunga ci porta a Chiuliano. Ora ci aspetta una brutta discesa su strada comletamente rovinata da frane e smottamenti causati dalle recenti ed incessanti piogge. Poi un pò di respiro: siamo a Quadrelli, in Val Trebbia. Risaliamo il fiume fino a Perino, dove si piega a sinistra per infilarci nella valle del torrente che da il nome al paese, e dopo averlo attraversato, inizia una salita più decisa che ci porta fino al Passo del Cerro. Ora una veloce discesa su Bettola, dove attraversiamo nuovamente il torrente Nure. Appena usciti dall'abitato inizia una salita più dolce ma più lunga che terminerà a Prato Barbieri. Un breve falsopiano fino a Guselli, poi rapida e divertente discesa a Morfasso, per proseguire fino al ponte sul torrente Arda. Ancora qualche chilometro di falsopiano lungo il lago artificiale creato dalla diga di Mignano, e poi l'ultima breve discesa prima del lungo rettilineo verso Lugagnano.

Domenica 26 Maggio 2013


Una strana Domenica di fine primavera, preceduta da abbondanti piogge e nevicate in quota, dove il sole non riesce a scaldare e regala una temperatura da metà Marzo. Il tempo a disposizione non è molto e ci si deve accontentare per un assaggio di salita dura rispolverando un giro di Sabato 06 Settembre 2008 con la sparata di Settesorelle.


Sabato 08 Giugno 2013


Partenza da Lugagnano Val d'Arda e subito salita verso il Parco Provinciale del Piacenziano sulle pendici del Monte Moria. Raggiunto il rifugio quasi sulla cima del monte, inizia un breve e ostica discesa che si innesta sulla SP23 che torna a salire verso Passo di Ca' delle Donne. Altra breve discesa fino all'innesto della SP15 che ci porta a Guselli e a Passo di Prato Barbieri. Qui compiendo uno stretto tornante si riprende a salire verso Santa Franca. Giunti in cima una discesa sempre più tecnica ci porta in prossimità di Tornare, dove immessi sulla SP51 con un pò di saliscendi si arriva al Passo di Linguadà. Ora in discesa fino a Bardi. Ultima salita ci porta fino in cima al Passo del Pellizzone, poi lunga e divertente discesa su Bore e Vernasca fino a ritornare a Lugagnano.

Sabato 15 Giugno 2013


Un giretto veloce per esplorare una nuova strada zitta. Partenza da Lugagnano, si imbocca la SP21 e la si segue fino a Sperongia. Qui deviazione a sinistra verso Pedina, Salino ed infine Casali per poi reimmettersi sulla SS359 e scendere verso Bore, Vernasca e rientrare a Lugagnano.


Sabato 15 Giugno 2013

Il percorso parte dallo Stadio di Verona,  attraversa tutta la città per poi puntare verso la zona collinare. Raggiunto Montorio, per i ciclisti veronesi inizia la famosa Val Squaranto, una strada poco trafficata che segue il fondo valle, leggera pendenza costante lunga esattamente 12 km all'ombra di frasche e colline, una libidine assoluta aumentata dal fatto che una piccola frana ne ha causato la chiusura al traffico veicolare.
Alla fine della Valle si arriva al bivio Cerro - Roverè; prendiamo per Roverè e dopo circa un km ci riforniamo di freschissima acqua che sgorga da una piccola sorgente in una nicchia della roccia. Si sale fino agli 850 mt di Roverè Veronese, sosta per sbevazzamenti vari e poi si riparte direzione Velo Veronese che dista circa 6 km. A metà strada si può fare una deviazione per visitare la Grotta del Capriolo, una piccola Frasassi in miniatura, ma con tutte le sue stallatiti e stalagmiti al posto giusto.
A Velo Veronese, quasi 1100 mt slm, l'aria inizia ad essere montana. A Velo c'è il Monte Purga, che dava il nome ad una pastafrolla conosciutissima in città prima che qualche genio del marketing decidesse che il nome era troppo osè per un dolce e lo rinominasse in un banalissimo "frolla del forno bonomi". Proseguiamo verso nord ed arriviamo a Camposilvano; p
roprio al bivio, sulla destra, c'è una stradina che si inerpica e dove dopo circa 15 metri troviamo una freschissima fonte dove rifornire le borracce. Volendo si può visitare il Covolo, un'enorme grotta dovo sono stati rinvenuti parecchi fossili che si possono ammirare nel piccolo museo all'imboccatura. La visita è meritata perchè è decisamente impressionante, ci potrebbe stare comodamente un condominio di quattro o cinque piani. Possiamo decidere se girare a sinistra ed tornare dritti in discesa a Boscochiesanuova, ma ormai sono drogato di endorfine e visto che non ho niente da fare, decido di immolarmi e proseguire per San Giorgio. La mia mancanza di allenamento però si fa sentire: mi fermo ogni duecento metri, ma il panorama è bellissimo. Alla sinistra il massiccio del Carega e tutt'attorno le highlands della Lessinia, così soprannominate perchè ricordano molto panorami scozzesi, tutte pascoli e rocce sedimentarie.
Arrivo finalmente a San Giorgio: uno scaracchio di posto, uno scempio edilizio anni 70 a 1500 mt di altitudine. Non mi fermo perchè mi fa talmente schifo che sfido pure l'imminente infarto e proseguo fino al passo Branchetto a 1590 mt, il punto più alto del percorso. Ormai ho percorso circa 45 km, foto di rito per documentare l'incredibile (per me) risultato e, inforcato il giubbetto, mi lancio nella favolosa discesa che non mi farà più toccare il pedale per quasi 35 chilometri.
Durante la discesa passo per Boscochiesanuova, capitale della Lessinia, dove i golosi potranno gustare le Crepes nella piazzetta del parcheggio sopra la piazza principale, quindi proseguo per Cerro Veronese patria di Damiano Cunego che niente ha a che spartire con me. All'entrata del paese decido di ritornare per la Val Squaranto in modo da godermi la discesa il più possibile e rifaccio tutto il percorso fatto all'andata.

Domenica 30 Giugno 2013


In una splendida giornata dalla temperatura ideale per pedalare, si parte da Lugagnano Val d'Arda imboccando la Sp21 in direzione di Morfasso. Si costeggia il torrente Arda fino alla Diga di Mignano e poco dopo l'invaso, quando l'Arda torna a scorrere, si devia a destra in direzione di Monastero e Case Gazzola. La salita si fa presto dura fino a raggiungere Rabbini. Qui si prosegue affiancando la chiesa e proseguendo in direzione di Taverne e poi, superato l'abitato, si arriva sulla Sp63 che scende dal Parco Provinciale del Monte Moria e riporta a Lugagnano.


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